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In ISLANDA la situazione sta precipitando per una possibile eruzione vulcanica imminente, dettata da una crescente attività sismica. L’attività sismica attualmente misurata al cratere Sundhnjúka, nella Penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’Islanda, è limitata ad un’area a circa 3km a nord-est di Grindavík. I terremoti più superficiali attualmente misurati si verificano a una profondità di circa 3-3,5 km.
I segni che si possono vedere ora al cratere Sundhnjúka sono paragonabili a quelli visti alla vigilia della prima eruzione al vulcano Fagradalsfjall nel 2021 e sono molto simili all’attività sismica misurata circa un mese prima dell’eruzione, riporta l’Ufficio meteorologico islandese. Osservando la sequenza di eventi culminati nell’eruzione iniziata il 19 marzo, e anche se finora l’attività sismica non si è attenuata in modo significativo, lo scenario più probabile è che ci vorranno diversi giorni affinché il magma raggiunga la superficie, spiegano dall’ente. “Se dovesse apparire una fessura nel punto in cui l’attività sismica è attualmente massima, la lava scorrerebbe verso sud-est e verso ovest, ma non verso Grindavík”, viene specificato.
Al momento c’è molto traffico in uscita da Grindavík e molti residenti stanno fuggendo dalle loro case. “Abbiamo già fatto le valigie e stiamo partendo“, dice Björn Steinar Brynjólfsson, residente a Grindavík, in un’intervista a mbl.is. Björn e la sua famiglia non si sentono al sicuro in questo momento a causa dei forti terremoti che stanno scuotendo la Penisola di Reykjanes. Le case hanno subito danni a causa delle scosse. Anche la casa di Björn è stata danneggiata dai terremoti più forti di oggi: tutto è caduto dagli scaffali e i cassetti si sono aperti.