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Il numero di persone che nutrono passione per questa affascinante materia negli ultimi decenni è notevolmente aumentata, grazie anche all'avvento di internet e dei social media che hanno dato una forte spinta alla divulgazione di questa materia, condividendo ai più modelli matematici, previsioni del tempo, carte meteorologiche e chi più ne ha più ne metta... ma se avessimo la macchina del tempo e tornassimo negli anni '80 cosa troveremmo?
Molti dei "veterani" per la passiome di questa materia si ricorderanno sicuramente, diciamo i cinquantenni come il sottoscritto, i primi approcci della meteorologia alla tv e non possiamo (vedi immagine) che non fare riferimento al grande Colonnello Bernacca. Egli fu il primo a portare nella tv di stato le previsioni del tempo e mentre a quei tempi la meteorologia cosiddetta dinamica era ancora in fase sperimentale... alias le previsioni del tempo si facevano "a mano", con il caro, vecchio e incredibile fiuto dei più grandi meteorologi della nostra TV.
Le isobare, i venti, le nuvolette, tutto ciò che veniva graficamente rappresentato veniva disegnato da questi grandi pionieri della "meteorologia civile" in quanto prima dell'avvento di questa in TV era di approccio squisitamente militare. Difatti tutt'oggi ancora il principale dispensatore delle previsioni meteorologiche (a parte qualche società privata) rimane l'Aeronautica Militare.
Dopo il grande Colonello Bernacca, la TV di stato principale (RAI 1) ci ha proposto per molti anni il famoso avvicendamento di altri due grandi della meteo-tv: il Colonnello Baroni e Guido Caroselli. Questi ultimi hanno dato la spinta definitiva alla meteorologia moderna annunciando nel lontano 1983 i primi utilizzi dei modelli numerici per elaborazioni di previsioni del tempo a 72 ore.
Rara immagine di repertorio RAI negli studi dove si svolgevano le mini-puntate di informazione meteorologica prima del telegiornale delle ore 20:00. Questa immagine si riferisce al 12 Gennaio del 1980. Si nota a sinistra il famoso barometro che veniva inquadrato nella sigla iniziale della rubrica, barometro che è stato inquadrato fino alle ultime puntate con Guido Caroselli. A sinistra la cartina dell'Italia con i simboli calamitati che venivano posizionati dai presentatori.
Fino a quel momento tutte le previsioni del tempo che vedevamo in TV venivano scrupolosamente preparate da questi meteorologi. Isobara dopo isobara, millibar dopo millibar, cartina dopo cartina, simbolo dopo simbolo, venivano attaccati essendo oggetti calamitati sui grandi pannelli rappresentanti l'Europa e l'Italia e la previsione era frutto completamente del meteorologo che elaborava i Fax dell'aeronautica militare producendo attraverso la sua interpretazione previsioni... e ci azzeccavano sempre!!!